Se non si apre a tutti i precari delle GPS, dopo il flop delle immissioni in ruolo di inizio anno, quando 43mila su 94mila sono andate perse diventando ulteriori supplenze, si rischia di fare adesso lo stesso errore con le 70 mila assunzioni previste dal Pnrr: a denunciarlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief dopo la conferma dei deludenti dati sulle stabilizzazioni prodotti dal ministero dell’Istruzione annunciati alcune settimane fa.
“Per realizzare le decine di migliaia di assunzioni previste dal PNRR è necessario estendere la fase transitoria dal sostegno ai posti comuni della prima e seconda fascia delle GPS”, dice il leader del giovane sindacato. Pacifico ricorda che è anche “necessario attivare l’organico aggiuntivo nella legge di bilancio”
I NUMERI
I dati di quest’anno dicono che immettere in ruolo da Gps paga: sono 2.194 i docenti assunti su sostegno da GPS su fase transitoria. I numeri forniti dal Ministero parlano da soli: su 94.130 posti di comune e di sostegno autorizzati per i ruoli nell’anno scolastico 2022/2023, neanche la metà è stato ricoperto (43.257), di cui un terzo su posti di sostegno (12.194) grazie alla fase transitoria sul reclutamento su elenchi di sostegno delle GPS introdotta dalla riforma del PNRR. Come disastrosa è stata la gestione dell’ultimo concorso straordinario per la scuola secondaria: a fronte di 14.230 posti autorizzati ne sono stati assunti soltanto uno su quattro (3.857).
IL COMMENTO DEI SINDACATI
È la dimostrazione che occorre fare la stessa cosa ora con i posti comuni perché utilizzare per il ruolo appena la metà dei posti autorizzati dal Mef è un fallimento. La riforma sul reclutamento dovrà rivedere con urgenza questo aspetto, per non perdere i corposi fondi europei del Pnrr. Potremmo dire, con una metafora, che ‘il re è nudo’, perché dopo tanti proclami e promesse all’Europa, un posto su due autorizzato per i ruoli degli insegnanti continua a rimane scoperto. Come è accaduto pure negli ultimi tre anni, sancendo in tal modo il fallimento dei concorsi imposti dall’amministrazione. I sindacati chiedono subito un intervento nella legge di bilancio per non perdere quindi i finanziamenti UE, rispetto all’obiettivo concordato con la Commissione europea di assumere 70 mila precari già nel corrente anno scolastico.